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Interventi mirati contro la zanzara tigre: a Rimini arrivano le multe

5 set 2007
Zanzara tigre
Zanzara tigre
197 i casi di sospetta infezione dal virus trasmesso dalla zanzara tigre, nell’ultimo mese in Emilia Romagna. Nessun episodio a San Marino. Il Titano ha cominciato prima mettendo in atto, da anni, tutte le azioni utili a debellare la zanzara tigre. Per questo, a San Marino, non è ancora scattata una ordinanza per infliggere multe ai cittadini che creano, per noncuranza, quelle pozze d’acqua stagnante in cui la zanzara prolifera. Inoltre, sottolineano i tecnici, ci ha dato una mano il decreto sull’emergenza idrica che ha di fatto limitato l’irrigazione di prati, giardini e orti, nidi ideali per questo insetto.
Nel frattempo però, il Segretario di Stato per la sanità Fabio Berardi, ha istituto un gruppo di lavoro che vede collaborare gli esperti dell’Iss con quelli del territorio, per monitorare costantemente la situazione. Anche Rimini ha creato una Task Force contro la zanzara composta da Ausl, Provincia ed Hera con l’obiettivo di debellarla nel giro di dieci/quindici giorni, fissando sanzioni che vanno da 25 a 500 euro per chi non rispetterà l’ordinanza emessa dal Sindaco. I tecnici si recheranno in circa 140 mila case per effettuare il trattamento larvicida mentre prosegue senza sosta la disinfestazione di tutti gli edifici pubblici (scuole e parchi in prima battuta): in questo caso gli stabili da ‘bonificare’ nella provincia sono circa 80 mila. Complessivamente, ad oggi, sono 197 - di cui 36 confermati dagli esami di laboratorio - i casi di sospetta infezione da virus Chikungunya, la malattia provocata dalla puntura di una zanzara tigre infetta, che si sono verificati nell'ultimo mese in Emilia Romagna. La maggior parte di casi - 147 - si sono registrati a Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna, 13 casi nel Cesenate, 6 a Cervia. Gli altri sono casi isolati. Il punto sulla situazione è stato fatto dall'assessore regionale alla sanità, Giovanni Bissoni, che ha assicurato il massimo impegno per evitare il rischio che il virus diventi endemico.
Intanto è stata confermata la sospensione della donazione di sangue da parte dei residenti nelle aree interessate e, per 21 giorni, anche di quei soggetti che vi hanno soggiornato anche per poche ore. Nelle zone interessate dall'epidemia anche le donazioni di organi e tessuti sono state sospese. In Romagna, dove il virus potrebbe essere stato portato a inizio estate da una persona infetta proveniente dall'area dell'Oceano indiano e in visita a parenti, l'insorgenza dell'epidemia è attribuita alla concomitanza di fattori quale l'alta densità della popolazione di zanzare e le caratteristiche climatiche ed ambientali.

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