"Io, sopravvissuta alla strage di Nizza"

Ha visto il camion dirigersi verso di lei, poi ha perso conoscenza. Ha riportato un severo trauma cranico e altre ferite. E' stata dimessa dall'ospedale Lenval lunedì scorso ed e' voluta subito rientrare nella sua Cattolica per abbracciare la famiglia e per dire a tutti che dopo Nizza si deve andare avanti, viaggiare e vivere, senza lasciarsi intimorire.


Dalila Staccoli, 29 anni, di professione fa la truccatrice e si divide tra la sua città d'origine – Cattolica – quella in cui convive con il compagno – Brescia - e il mondo che gira spesso per lavoro. Quel maledetto 14 luglio era appena arrivata a Nizza, dove si reca ogni anno per una settimana di vacanza. Per i postumi delle ferite, riportate nell'attentato sulla Promenade Des Anglais, ha bisogno d'aiuto per camminare ed è il papa' ad accompagnarla e sorreggerla mentre entra nel comune di Cattolica dove racconta ciò che ha visto in quei terribili istanti.
Poco prima di finire a terra e perdere conoscenza Dalila ha incrociato lo sguardo dell'attentatore franco-tunisino alla guida del camion killer.
Nella strage di Nizza ha perso un'amica, Carla Gaveglio, una delle sei vittime di nazionalità italiana.
Ora la giovane cattolichina penserà a rimettersi in sesto dalle ferite fisiche e da quelle che porterà per sempre nei suoi ricordi ma, a pochi giorni dalla tragedia, è già animata da tanta voglia di riprendersi e di tornare alla sua vita normale, senza paura.

luca salvatori

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