Iran: Khamanei; elezioni regolari. Basta proteste

“Non è avvenuta nessuna manipolazione del voto” ha detto l’ayatollah Ali Khamanei. Tra Mussavi e Ahmadinejad la differenza è di 11 milioni di voti e il popolo ha scelto colui che voleva. La Guida suprema ha parlato al termine della preghiera del venerdì a Teheran, ha difeso Rasfsanjani dall’accusa di corruzione ed ammonito che non si devono fomentare le proteste ma mettere fine alle manifestazioni. I raduni di piazza, ha quindi detto la Guida Suprema, devono cessare. Immediata la risposta delle autorità. Il prefetto della Capitale ha divulgato la notizia che è stata vietata la manifestazione, prevista per domani, e indetta dagli oppositori. Alla manifestazione di domani era prevista anche la partecipazione di Mussavi e dell’ex presidente riformista Mohammad Khatani. L’ONU è preoccupato per il numero crescenti degli arresti e i leader Europei, riuniti a Bruxelles, lanciano un appello alle autorità iraniane affinché rispettino il diritto dei cittadini di riunirsi ed esprimersi. Secondo Anmesty Internazional, l’organizzazione di difesa dei diritti dell’uomo, sono 15 le persone uccise durante le manifestazioni dell’opposizione a Teheran.

Myriam Simoncini

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