Iraq: l'ISIS reagisce all'offensiva su Mosul con un attacco a sorpresa a Kirkuk

Alla fine la temuta azione diversiva dello Stato Islamico, alle corde, dopo l'offensiva di Mosul, si è verificata. In molti ipotizzavano un clamoroso attentato in Europa – da utilizzare più che altro per fini propagandistici -; il Califfato ha invece optato per un attacco a sorpresa a Kirkuk. Il principale obiettivo di questa azione appare sostanzialmente tattico: ovvero allentare la pressione sulla roccaforte dello Stato Islamico in Iraq, costringendo Baghdad e i Peshmerga curdi a dirottare risorse preziose a difesa di altre località nel nord del Paese, che – a questo punto – possono divenire target di altre operazioni delle milizie di Al Baghdadi
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I commando del DAESH sarebbero arrivati in città mescolandosi alle migliaia di profughi in fuga dalla guerra. Poi l'improvviso assalto ad un compound governativo, una stazione della polizia ed una centrale elettrica. Il bilancio degli attacchi – al momento – parla di una ventina di vittime, fra le quali alcuni attentatori suicidi, che erano armati di granate e fucili d'assalto ed indossavano giubbotti esplosivi. Approfittando del venerdì di preghiera, i jihadisti hanno preso delle persone in ostaggio in una moschea. Dopo gli attacchi la zona è stata isolata ed è stato dichiarato il coprifuoco
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Intanto in Siria, ad Aleppo, prosegue la pausa umanitaria, per permettere ai civili – ed alle milizie che intendono sfuggire all'assedio – di abbandonare la zona est della città, controllata dai ribelli e dalle bande di Al Qaeda. Mosca ha deciso di estendere lo stop ai raid almeno fino a lunedì; ma le forze anti-governative, in queste ore, hanno bombardato costantemente i corridoi umanitari, al fine di utilizzare le persone intrappolate nella sacca come scudi umani.

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