Israele resta in stato di massima allerta al confine con Siria

Per il secondo giorno consecutivo, decine di dimostranti siriani e palestinesi si sono radunati nelle immediate vicinanze delle postazioni avanzate israeliane sulle alture occupate del Golan. Finora non si segnalano incidenti. Ieri in occasione della Giornata della Naksa (il termine arabo che si riferisce alla sconfitta militare patita nel 1967 dagli eserciti di Siria, Egitto e Giordania da parte delle forze israeliane) centinaia di dimostranti siriani e palestinesi hanno cercato per molte ore di aprire una breccia nei reticolati di frontiera. Secondo le autorità siriane in quegli scontri 23 persone sono rimaste uccise e centinaia di altre ferite. Israele replica che si tratta di cifre "molto esagerate" e accusa la Siria di aver innescato la tensione sul Golan, per distogliere la attenzione internazionale dalla repressione militare di una estesa rivolta popolare in atto da mesi nel proprio territorio.

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