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Iss. Zoffoli: “Se andiamo avanti così, collassiamo”; crescono i ricoveri, tornano i controlli agli accessi dell'ospedale

43 i nuovi casi, 39 i guariti nelle ultime 24 ore. Intanto la campagna vaccinale raggiunge le 6.447 dosi somministrate

di Filippo Mariotti
17 mar 2021
Sentiamo Alessandra Bruschi
Sentiamo Alessandra Bruschi

È un appello molto forte quello del Direttore generale Iss, Alessandra Bruschi, a tutta la popolazione per il rispetto delle misure di contenimento. E fa riferimento a cene con familiari non conviventi, amici o passeggiate in gruppo. “Siamo in un momento epocale – afferma -, stiamo mettendo sul campo tutte le forze per una campagna vaccinale che si gioca sul tempo”. Sono circa 600 le persone vaccinate ogni giorni e Bruschi ringrazia le persone per la puntualità dimostrata. Si è anche risolto il problema delle molteplici prenotazioni per il medesimo utente. Ieri è stato raggiunto il 20% della popolazione target, entro fine settimana si raggiungerà il 25%. Si stanno infatti completando i gruppi 1 e 2, quindi sanitari Iss, sanitari privati, Rsa e operatori, categorie fragili e disabili, forze dell'ordine e scuola. Dalla prossima settimana poi inizieranno le somministrazioni delle seconde dosi. Una precisazione anche sulla vaccinazione delle persone già contagiate dal virus: se la malattia è comparsa entro giugno scorso, avverrà subito la vaccinazione, mentre se il contagio è avvenuto dopo questa data ci sarà una valutazione clinica degli anticorpi e si deciderà se inoculare una o due dosi. Ma, al netto della buon andamento della campagna vaccinale, “la situazione è molto critica in ospedale”, precisa il Dg dell'Iss.



E i dati, forniti dal Direttore sanitario, Sergio Rabini, lo confermano: 43 i nuovi casi, 39 i guariti nelle ultime 24 ore. Numeri che fanno salire gli attualmente positivi a 443, di cui 34 ricoverati in ospedale. 25 si trovano in isolamento nel reparto covid e 9 in Terapia intensiva. 392, infine, le persone in quarantena. L'indice di positività giornaliero è superiore alla soglia alert del 10% e si attesta all'11,65%, così come quello settimanale (11,04%) Secondo i dati dell'Oms, l'indice R/t è 1,02. C'è dunque, nelle parole di Rabini, un “incremento dei ricoverati nell'area d'isolamento. Siamo vicini alla saturazione”. È stato infatti aperta un'altra area Covid nel reparto di Geriatria. I pazienti che erano qui ricoverati sono invece stati spostati in Ortopedia.
Rabini ricorda che è possibile – e ci sono stati casi in tal senso anche in territorio – positivizzarsi anche dopo la prima dose di vaccino, quindi bisogna continuare ad “attenersi scrupolosamente alle disposizioni”. Sul fronte vaccini, il Direttore sanitario fa presente che sono in atto trattative per l' acquisto di nuove forniture di Sputnik V, ricordando che c'è anche ancora il memorandum con l'Italia per Pfizer e Moderna. Finora le reazioni avverse, tutte di basso grado (simil influenzali), sono sull'ordine del 2%.




Il Direttore del Dipartimento ospedaliero, Ivonne Zoffoli, si concentra sulla situazione all'interno nel nosocomio: “L'ospedale non è chiuso - precisa subito -. Tutte le unità operative sono aperte, ad eccezione della degenza pediatrica”. Ma, riferendosi a tutta la popolazione, afferma: “Aiutateci”. I reparti, non solo covid, sono pieni e annuncia: “Se andiamo avanti così, collassiamo”. Nei casi in cui manca il personale infermieristico, è stato chiesto ai medici di rimboccarsi le maniche ed accogliere anche i pazienti. Chiede inoltre gli utenti di avere pazienza, soprattutto se devono contattare il Cup che ha i telefoni spesso intasati. Come successo a marzo, ben presto ci sarà un controllo degli accessi. Rimarrà aperto solo quello principale dove operatori registreranno la temperatura. Possibile l'apertura anche dell'ingresso a piano terra, quello secondario, grazie alla collaborazione offerta dalla Protezione civile.
Zoffoli chiede di tenere duro altri 15 giorni, perché dal 22 marzo inizieranno le somministrazioni delle seconde dosi i cui effetti si avranno dopo altri 10 giorni. Il Direttore del Dipartimento ospedaliero conferma poi la presenza di un focolaio in Geriatria, con 5 pazienti asintomatici (che non erano stati vaccinati). “Non sarà facile, ma dobbiamo capire da dov'è partito il cluster”, afferma. Gli operatori sanitari sono tutti negativi e precisa che sono sottoposti a tampone antigenico ogni 5 giorni. Nel reparto era già inibito l'accesso da parte dei familiari.
Sollecitata dalle domande della stampa, Zoffoli conferma che, a fine giornata, se dovessero rimanere alcune dosi, l'Iss chiama determinati utenti, secondo un elenco sempre aggiornato, in modo che non vadano sprecati vaccini già scongelati.
Infine Stefania Stefanelli, Responsabile comunicazione Urp, comunica in tempo reale che le dosi di vaccino anti-Covid inoculate alle ore 13 di oggi sono, in totale, 6.447.




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