L'ISTAT diffonde i dati sui consumi di alcool

Si beve sempre meno, ma l'allarme resta e indirizzato soprattutto verso gli adolescenti che consumano alcol ad età sempre più basse e assumendo sempre più spesso abitudini all'abuso.
I consumatori di alcol definiti abituali, vale a dire che bevono tutti i giorni, sono il 21,4%, 1 su 5, in una popolazione campione che va dagli 11 anni in su, in calo costante nell'ultimo decennio
Aumenta invece la quota di chi consuma occasionalmente (38,8% nel 2006, nel 2016 saliti al 43,3%) come di chi beve alcolici fuori dai pasti.
Il vino è il prediletto, (51,7%), seguito a breve distanza dalla birra (47,8%), poi  aperitivi, amari, supealcolici (43,2%).
Focus poi su una tipologia specifica di comportamento - definito di consumo eccedentario o di Binge drinking: un fenomeno sempre più diffuso, quest'ultimo soprattutto fra i giovanissimi e che prevede, in particolari contesti (dalle feste in case private ai luoghi pubblici di divertimento) l'ubriacatura fino allo stordimento. 
Un'altra tendenza emerge dal rapporto: il livello di consumo di alcol dei genitori influenza il comportamento dei figli. Sono ben il 30,5% dei giovani tra gli 11 e i 24 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore ha abitudini alcoliche non moderate.

AS

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