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Killer cani: riesplode la rabbia dell’Apas che chiede di coordinare meglio gli sforzi per acciuffare il colpevole

27 giu 2011
Intervento immediato del Governo e coordinamento tra le forze di polizia. E’ quello che serve secondo l’APAS per tentare di risolvere, una volta per tutte, il problema dei cani avvelenati. Tre gli esemplari che hanno perso la vita nel weekend, due dei quali per aver ingerito bocconi letali addirittura all’interno del recinto di casa. La Protezione Animali a questo punto è categorica e per voce del suo Presidente lamenta innanzitutto l’indifferenza delle istituzioni e la totale latitanza di Polizia Civile e Guardia di Rocca nella ricerca delle esche avvelenate o comunque nella bonifica, in generale, delle zone giudicate a rischio. “E’ vero – dice Emanuela Stolfi – la Gendarmeria è stata delegata alle indagini, ma non basta. Gli altri dove sono? Se ne sono lavati le mani? I tre corpi di polizia devono invece poter lavorare in sinergia”. L’Apas ricorrerà ai Capitani Reggenti, nel corso di una udienza ancora da fissare, proprio per chiedere di chiamarli tutti in causa. Sulla base degli indizi raccolti l’associazione ritiene tra l’altro che si possa fare di più e, nel caso, inchiodare la persona o le persone sospettate marcandole strette. In tutto ciò s’inserisce poi l’assenza della protezione civile di San Marino da ogni operazione. Un tempestivo intervento dei nostri agenti, magari con l’aiuto della protezione civile riminese – fa notare ancora la Stolfi - forse avrebbe potuto evitare la morte del lagotto avvenuta qualche giorno dopo la mostra canina nell’area dell’ex tiro a volo di Murata. La Polizia Civile dal canto suo non si sente toccata da certe accuse: “Facciamo prevenzione sul territorio e, per ciò che ci compete, interveniamo laddove si verifica qualcosa di anomalo – dicono da via delle Carrare - Per ora non siamo stati coinvolti direttamente nelle indagini, ma se le cose cambieranno e per questa vicenda saranno predisposti interventi mirati siamo pronti a fare la nostra parte”.

Silvia Pelliccioni

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