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L'esperto: la verità sul vaccino anti-covid in gravidanza, allattamento o per chi cerca di avere un bambino

28 ago 2021
dott.ssa Elsa Viora
dott.ssa Elsa Viora

Mentre le Società Scientifiche invitano le donne in gravidanza e prossime al concepimento a vaccinarsi, sono tante le gestanti disorientate sulla questione Benedetta de Mattei ha intervistato la dott.ssa Elsa Viora, specialista in Ginecologia ed Ostetricia e Presidente dell’Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), per chiarire i dubbi sul vaccino anti-Covid in gravidanza e nelle donne che cercano di avere un bambino.

Il vaccino anti-Covid in gravidanza va fatto sì o no?
Non c’è alcuna controindicazione a fare il vaccino in gravidanza. Anzi le donne in gravidanza sarebbero da considerare dei soggetti “fragili” a cui il vaccino andrebbe offerto con priorità perché dai dati relativi alla seconda ondata emerge che le donne in gravidanza hanno, come già succede per altre infezioni respiratorie, un rischio maggiore di complicanze. Il primo chiarimento che va fatto è che questo vaccino non contiene il virus, altrimenti sarebbe controindicato in gravidanza, e non vi è alcun motivo biologico che possa farci pensare che un vaccino a mRNA possa dare degli effetti negativi sul feto. Diversi dati poi indicano che le donne sottoposte al vaccino non hanno un rischio di complicanze legate al vaccino diverso dalla popolazione generale e che gli effetti collaterali sono gli stessi. Ora in Italia, grazie all'ultima circolare del Ministero della Salute del 5 agosto la vaccinazione anti-SARS-CoV-2 non è controindicata in gravidanza", esiste una posizione univoca, chiara ed ufficiale sul tema.



E perle donne che cercano una gravidanza c’è qualche controindicazione?
Assolutamente no, il vaccino non può assolutamente inficiare la capacità riproduttiva, per chi cerca di avere un bambino non vi sono dunque controindicazioni e non vi è alcun motivo di rimandare la ricerca di una gravidanza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ribadito in un documento del 25 giugno 2021: “WHO does not recommend pregnancy testing prior to vaccination. WHO does not recommend delaying pregnancy or terminating pregnancy because of vaccination”.

Perché è importante che le donne in gravidanza si sottopongano alla vaccinazione?
Le donne in gravidanza devono sottoporsi alla vaccinazione per due motivi: proteggere sé stesse e proteggere il proprio bambino. Problemi di salute materni possono portare a indurre un parto pretermine mettendo in serio rischio il neonato. Inoltre, anche se solo rarissimamente il Coronavirus passa attraverso la placenta, e se ciò avviene può mettere in pericolo la salute del feto o del neonato.

Quale vaccino è consigliato a una donna in gravidanza?
Attualmente, in Italia le donne sotto i 60 anni hanno accesso solo ai vaccini contenenti mRNA (di Pfizer o di Moderna).



In quale fase della gravidanza è più consigliato sottoporsi al vaccino?
Il vaccino è somministrabile in qualsiasi epoca della gravidanza, perché il vaccino non contiene virus, ma solo frammenti di mRNA. Non c’è un periodo migliore di un altro ma c’è un unico dato di cui tener conto: la febbre, che può esserci tra gli effetti collaterali del vaccino. Se compare febbre in una donna nei primi tre mesi di gravidanza è molto importante trattarla subito, con banale paracetamolo. Ma questo vale sempre, anche in caso di influenza. Poiché una temperatura elevata nei primi tre mesi può essere dannosa per l’embrione; e questo è un messaggio importante da far arrivare in generale.

Le donne che allattano possono sottoporsi alla vaccinazione anti-covid?
Anche le mamme che allattano possono procedere alla vaccinazione senza dover interrompere l’allattamento poichè i frammenti di mRNA, che hanno una vita brevissima, come dimostrato da un recente studio, oltre a non passare attraverso la placenta, non passano neanche nel latte.

Che appello vuole fare alle donne in gravidanza?
Alle donne in gravidanza raccomando il vaccino perché protegge sia la salute materna che quella del bambino. Gli anticorpi che vengono prodotti dalla mamma passeranno pure attraverso il latte e in questo modo si proteggerà anche il neonato in una fase in cui il suo organismo è ancora fragile e in cui non è ancora pronto ad affrontare infezioni come il covid.

Benedetta de Mattei




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