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La prima torre diventa vedetta fissa. L'esercitazione dei volontari della Protezione Civile

28 mag 2022

"Con oggi si chiude un corso durato quattro sessioni per avvistamento incendi boschivi - spiega il capo della Protezione Civile Pietro Falcioni -. Finalmente la vedetta fissa a San Marino entra nella rete provinciale di presidio territoriale, quindi siamo collegati al territorio limitrofo". Un lavoro importante che nei periodi di siccità e di grande caldo diventa fondamentale. "Adesso nella fase di attenzione. Quando la siccità continua e le temperature aumentano, si può salire nella fase di allerta e poi in quella di allarme. In quest'ultimo caso bisogna stare molto attenti a possibili incendi". Per tutto il periodo estivo ogni weekend una coppia di volontari presidierà la postazione. Si pensa anche alla possibilità di una vedetta mobile. Intanto i volontari della Protezione Civile hanno cominciato a mettere in pratica ciò che hanno imparato durante le lezioni teoriche, attraverso la prima esercitazione pratica. "Alcuni addetti hanno simulato degli incendi - racconta Angela Venturini, una volontaria - e noi dalla vedetta abbiamo provato a individuarne la posizione precisa e la tipologia di fumo per comunicare tutto alla centrale operativa". "Abbiamo una bussola e una cartina geografica e proviamo a dare le coordinate precise - le fa eco Claudio Renzetti -, poi passiamo tutto alla sala operativa di Rimini, che fa scattare le operazioni". "Bella questa collaborazione che abbiamo con Rimini - aggiunge Claudio Giulianelli -. Noi a San Marino siamo facilitati perché conosciamo già il territorio, ma questa è veramente una bella esperienza".

Nel video le interviste a capo della Protezione Civile Pietro Falcioni e ai volontari Angela VenturiniClaudio RenzettiClaudio Giulianelli




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