
La rosa dei nomi di chi sostituirà Francesco Bevere alla direzione generale dell'Iss si arricchisce ogni giorno di un petalo “nuovo”, al ritmo del recente giro di valzer delle nomine della giunta De Pascale. Non a caso il nome che girava con più insistenza nei corridoi dell'ospedale era quello di Claudio Vagnini, appena sostituito alla direzione dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Ma al momento non c'è nulla di ufficiale, e sono al vaglio numerosi curricula, anche di professionisti sammarinesi.
Di certo c'è che, blindato in un contratto “tre anni più due”, il direttore generale dell'ISS Francesco Bevere non lascerà San Marino e continuerà a mantenere l'incarico fino a quando – entro il 30 giugno- non arriverà il suo sostituto. Dopo di che proseguirà -nei due anni successivi- il rapporto con la sanità sammarinese come consulente esterno.
Per quanto riguarda la direzione sanitaria ed amministrativa, che scadranno a luglio, c'è un nome che gira con una semi ufficialità: Manuel Canti, attuale direttore della Funzione Pubblica ma anche da più di un anno presidente del Nucleo di Valutazione ISS, sembra designato a sostituire Marcello Forcellini come direttore amministrativo. Su chi invece prenderà il posto di Sergio Rabini poche certezze: quasi sicuramente un italiano, ed è probabile che si vada a pescare dal bacino modenese, o in quello bresciano.
Manca ancora qualche casella, ma lo scenario sembra definirsi, e pare accontentare tutti: a partire da Libera che aveva fatto del cambio del comitato esecutivo dell'Iss e di Bevere in particolare uno degli argomento forti della campagna elettorale, e che proprio sulla sanità domenica, in una nota stampa, ha fatto una sorta di pre bilancio, ribadendo la soddisfazione per l'ordine del giorno approvato in Consiglio Grande e Generale, il proprio impegno per la tutela del sistema sanitario pubblico e la necessità di una dirigenza competente.
Per la DC il cambio al vertice significa non solo andare incontro all'alleato di governo ma anche mettere una propria scelta al vertice dell'Istituto di sicurezza Sociale, in un momento delicato per la sanità. Lo stesso dott Bevere infine, in questa vicenda non perde nulla, né a livello reputazionale né economico. “Poco importa se nel frattempo pantalone dovrà pagare due soggetti” scrive Repubblica Futura. Il partito di opposizione sottolinea in una nota stampa “come i servizi dell’ISS e i cittadini non siano la priorità del governo, e che vengono molto dopo la battaglia politica che da mesi si consuma sul direttore Generale”.