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Ladri in azione a Valdragone

10 ago 2005
Ladri in azione a Valdragone
Ladri scatenati in Repubblica e ad essere prese di mira sono le zone anche più interne, non solo quelle in prossimità del confine come accadeva fino a pochi anni fa. Questo elemento potrebbe anche far pensare che non si tratti solo di malviventi provenienti dall’esterno. Ma sono ipotesi tutte da verificare, anche se il sospetto non può non sorgere. Ad essere presa di mira, in questi ultimi giorni, è la zona di Valdragone, nel Castello di Borgo Maggiore. I ladri hanno colpito anche la scorsa notte, ed è il quarto episodio in due giorni. Tra lunedì e martedì i topi d’appartamento sono penetrati in tre diverse abitazioni, mentre i proprietari dormivano: non c’è certezza che si tratti sempre delle stesse persone, ma la tecnica usata per introdursi furtivamente nelle case è la medesima. In un episodio, in particolare, sono stati disturbati dal cane di casa, che abbaiando ha indotto i ladri alla fuga. L’ultimo episodio proprio la notte scorsa, sempre a Valdragone. Anche in questo caso provvidenziale è stato l’abbaiare del cane, che ha svegliato la padrona, la quale si è ritrovata quasi faccia a faccia col malintenzionato, che è poi scappato dalla porta d’ingresso. Subito dopo, alla Gendarmeria è arrivata la segnalazione di un furto d’auto, sempre nella stessa zona, con la quale, presumibilmente, i ladri si sono allontanati.
“Sappiamo che, nonostante gli allarmi installati nelle case – fa notare il comandante della Gendarmeria Achille Zechini – questi non vengono messi in funzione se i proprietari rimangono nelle abitazioni. Ebbene, avere un allarme e non usarlo è peggio che non averlo. Consigliamo dunque di inserirlo sempre, automaticamente. Alcune volte i malviventi, prima di agire, immettono negli appartamenti prodotti soporiferi, e in questi casi gli allarmi risultano indispensabili”.

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