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Le potenzialità del turismo "lento" e sostenibile: allo studio la ciclovia Rimini - San Marino

Stefano Canti: “Progetti infrastrutturali strategici come questo possono accedere ai finanziamenti europei".

di Monica Fabbri
12 giu 2022

Giugno è il mese dedicato al cicloturismo, una modalità di vivere la vacanza sempre più diffusa e a cui la pandemia ha impresso nuovo slancio. L'11 e il 12 sono state le giornate nazionali dedicate agli appassionati della bicicletta: un intero fine settimana di gite ed escursioni, alla scoperta del territorio pedalando. L'evento lanciato da Fiab e Activeitaly è alla seconda edizione, a conferma di un fenomeno in crescita e dalle grandi opportunità economiche: basti pensare che prima della pandemia, il movimento dei viaggiatori in bici in Europa produceva un impatto stimato in 44 miliardi di euro.

L’ingresso di nuove fette di utenti ha dato nuovo impulso al “turismo lento”, su cui cresce l'attenzione di diverse realtà territoriali italiane, anche alla luce delle risorse del Pnrr. Nelle strategie di sviluppo diventano fondamentali le ciclovie. Anche San Marino guarda con grande interesse a questo segmento turistico, inserito nell'offerta estiva. Del resto confina con due regioni che ne hanno fatto un cavallo di battaglia: solo una settimana fa l'Emilia Romagna conquistava l'oscar italiano del cicloturismo, riconoscimento conferito annualmente alle “green road” che promuovono le due ruote con servizi mirati.




Il secondo premio è andato alle Marche. Le sinergie con le realtà a noi vicine, nel campo del turismo su due ruote, si sono concretizzate - sotto il profilo sportivo - con la prima edizione della manifestazione “Bike Xperience Rimini Titano”. Ma in cantiere ci sono anche altri progetti, come una ciclovia di collegamento fra il comune di Rimini e il Titano. “E' un progetto molto ambizioso, ma abbiamo visto come la sinergia fra i due territori, quando si concretizza su progetti importanti, rappresenti un valore aggiunto per entrambi”– afferma il Segretario al Territorio Stefano Canti.

“Vediamo come anche nel Comune di Rimini stia prendendo sempre più piede questo turismo legato alle due ruote, quindi è un interesse comune”. Sinergia che potrebbe aprire le porte a finanziamenti europei. “Progetti infrastrutturali strategici come questo – spiega Canti – possono accedervi. L'importante è avere una base di appoggio. Quindi lo studio di fattibilità dovrà sondare questa strada, perché con i finanziamenti europei si accelerano tutti i progetti”.





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