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"Le sentenze vanno rispettate": duro intervento della Segreteria alla Giustizia

Il monito: "separare il giudizio politico da quello giudiziario"

6 mar 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

“Con una mano fingono di aver apprezzato l’avviato percorso di riforma del codice di procedura penale e con l’altra gettano fango, dimostrando una forma allarmante di insofferenza verso la completa indipendenza della magistratura dal potere politico”. Con un duro comunicato stampa la Segreteria alla Giustizia tira le orecchie all'opposizione, “che non trova di meglio da fare – scrive- che gettare ombre su figure autorevoli e rappresentative quali membri del Collegio Garante, Avvocati e Magistrati”.

La Segreteria dichiara di dissociarsi da tutti gli attacchi fatti al Magistrato Dirigente Giovanni Canzio ed a tutti gli organi istituzionali che, scrive “hanno lavorato ad un processo riformatore che porta lo Stato di diritto della Repubblica di San Marino ai più alti livelli di standard internazionale”. La politica non deve ingerire nelle azioni della magistratura e, indipendentemente dalle aspettative che ognuno può avere dai processi, le sentenze vanno rispettate.

Richiamata l'esigenza di tenere sempre ben distinti due differenti piani di giudizio: quello politico, che affida alla cittadinanza la scelta dei propri rappresentanti, e quello giudiziario, di esclusiva competenza della Magistratura. “Le riforme attuate – conclude- mirano proprio a garantire uno Stato di diritto pieno e di giustizia equa, differentemente da quanto avvenuto nel recente passato”.





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