
Le “Vie di San Francesco” sono ufficialmente Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa. Ad annunciarlo, all'alba dell'800/o della morte del Santo d'Assisi patrono d'Italia, che si celebrerà nel 2026, l'Associazione internazionale 'Saint Francis' Way, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli. “Il Ministero della Cultura – afferma – ha sostenuto convintamente, l'inserimento dei 'cammini' nel novero degli itinerari culturali del Consiglio d'Europa, perché ne riconosciamo il valore strategico per la valorizzazione di un patrimonio culturale inestimabile, materiale e immateriale, per la promozione di uno sviluppo rispettoso dell'ambiente naturale e culturale, sapendo quanto questo rientri nei canoni esistenziali, del francescanesimo”. Un riconoscimento, quello del Consiglio d'Europa, che è motivo di vanto anche per San Marino, che è vicepresidente di “Saint Francis Way' e che ha partecipato all'evento con Pietro Berti, consulente della Segreteria al Turismo, sulla spiritualità. “I cammini francescani – dichiara Raffaella Rossi Direttrice 'Saint Francis' Way' – sono itinerari ancora vivi.
Chi cammina può incontrare Francesco, nelle comunità di frati e sorelle. Conventi che sono lungo i percorsi e nei quali si può fare esperienza di francescanesimo”. Percorsi che attraversano anche il territorio sammarinese, con un tragitto di 20 km tra il Titano e San Leo. “Il riconoscimento – osserva Monsignor Paolo Giulietti Presidente 'Saint Francis' Way' e Arcivescovo di Lucca – riconosce la validità delle “Vie di San Francesco” e le propone come uno degli elementi dell'eredità culturale dell'Europa. Lo fa in un momento particolarmente significativo. Siamo alle prese con il cambiamento climatico, siamo in un periodo di guerra, siamo in un periodo in cui l'Europa si deve ripensare, siamo in un periodo di aumento delle diseguaglianze e delle ingiustizie. Quindi il pensiero francescano ha oggi tanto da dire a questa Europa”.