Legge contro il Negazionismo, approvata in Italia. L'opinione del giornalista Massimo Fini

Il Parlamento italiano, nei giorni scorsi, ha definitivamente approvato la cosiddetta “legge contro il negazionismo”. Grande soddisfazione tra le fila del PD e delle comunità ebraiche italiane. Ma non manca una voce fuori dal coro: quella del noto giornalista Massimo Fini.

Un pericoloso precedente, insomma, per Massimo Fini, l'introduzione della legge contro il negazionismo, che introduce la pena della reclusione da 2 a 6 anni, nei casi in cui la propaganda, l'istigazione e l'incitamento si fondino “in tutto o in parte sulla negazione della Shoah”. “Una pagina storica” della storia parlamentare italiana: così l'ha definita il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna. Ma Fini, figlio di una madre russa di origini ebraiche, vede piuttosto i rischi connessi all'introduzione di un reato di opinione. Unendosi così alle perplessità – espresse in passato – da accademici del calibro di Stefano Levi Della Torre e Adriano Prosperi

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