COMMISSIONE ESTERI

Legge sull'informazione: parola d'ordine "rispetto delle regole"

I lavori della serata si sono interrotti all'articolo 30, approvati importanti emendamenti.

Parola d'ordine: rispetto delle regole. È questo il punto fermo su cui si sta concentrando l'esame del Progetto di Legge sull'Informazione. L'obiettivo comune è di mettere un paletto chiaro su chi sia giornalista e chi no. I lavori della serata si sono interrotti all'articolo 30, ma sono stati approvati importanti emendamenti.

Il primo tratta i finanziamenti pubblicitari effettuati da Stato e partecipate: d'ora in poi dovranno essere effettuati prevalentemente su testate giornalistiche registrate. Aumentati inoltre le previdenze per l'editoria al 10%, fino a un massimo di 15.000 euro e la deducibilità passa dal 7 al 10%. Introdotta poi la possibilità, per l'Autorità Garante per l'Informazione, di vigilare ed agire anche sui blog che fanno attività giornalistica ripetuta.

“Molto fieri del lavoro fino ad ora svolto – afferma Lorenzo Bugli – frutto di tanta condivisione”. “Una legge molto bipartisan” dichiara Giuseppe Morganti che plaude all'ampia partecipazione tra forze di maggioranza ed opposizione. “Permangono certe diversità di veduta su alcuni punti – aggiunge Nicola Renzi – ma c'è un importante clima di collaborazione”. Tra i punti affrontati nella serata, aggiunge il presidente della Commissione Paolo Rondelli, anche il tema del diritto all'oblio su cui ci saranno ulteriori confronti.

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