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Libera: “Sulle azioni di responsabilità sul Cis un silenzio assordante”

27 nov 2022
Libera: “Sulle azioni di responsabilità sul Cis un silenzio assordante”

“Non possiamo rimanere silenti dopo che gli ex correntisti Banca Cis si sono rivolti alla Corte Europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo per la violazione dell'Articolo 1 della convenzione Cedu”. Così Libera che torna a parlare del caso Cis. Ricordiamo che il malcontento nasce dalla decisione del Governo di non seguire il piano di risoluzione approvato conseguentemente alla legge 102 del 2019, scrive il partito.

"Proprio con la legge sulle risoluzioni bancarie e attraverso un lavoro sinergico con tutto il sistema bancario, si erano salvaguardati tutti i correntisti, fatti pagare gli amministratori e gli azionisti con tanto di falcidie sui conti correnti per ridurre la voragine del Cis di 60 milioni, e garantite obbligazioni per chi aveva più di 100.000 euro che però il Governo -  afferma Libera - per ragioni di finanza pubblica, non ha rimborsato".

Tanti nostri concittadini, aggiunge Libera, si trovano di fatto nella situazione di aver fatto mutui, investimenti per sé e per i propri familiari, ma con i soldi bloccati e con titoli di stato che sono, di fatto, “carta straccia”, visto che a San Marino non è sviluppato un mercato “secondario” per la valutazione di tali titoli da parte delle nostre banche. "Tutto questo è inaccettabile - dichiara il partito -anche alla luce del debito estero contratto dal Governo e che è stato speso tutto per la spesa corrente, per consulenze inutili, per contributi agli amici degli amici e per sostenere la Cassa di Risparmio". Libera in conclusione afferma che "continuerà ad incalzare il Governo affinché proseguano le azioni di responsabilità per i manager che hanno creato il dissesto, continuando a recuperare risorse come fatto nel 2019".





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