Libertà di Stampa, baluardo di democrazia

 In tutto il mondo nello scorso anno sono stati 88 i giornalisti uccisi e 250 quelli imprigionati. Parte dalla denuncia di Amnesty, nell'ambito della manifestazione organizzata a Roma dalla Federazione nazionale della Stampa contro tagli e i bavagli, la giornata di riflessione che ogni 3 maggio, da 26 anni, consente al mondo di testare lo stato di salute della democrazia di ogni singolo Stato. “Rendiamo oggi omaggio - scrivono i Capitani Reggenti- a tutti coloro che ancora pagano con la vita il loro voler essere testimoni diretti della realtà, per poter informare correttamente, esercitando il compito di inchiesta e denuncia”. Nel ricordare che proprio al ruolo dei media nella democrazia l'Unesco ha scelto di dedicare approfondimenti e riflessioni in questa giornata, i Capi di Stato ricordano il rischio della disinformazione alimentato dal potente flusso di notizie reso possibile dalle nuove tecnologie ed invitano ad un impegno forte nel tutelare il diritto ad una informazione trasparente, accurata e verificata. “La libertà di stampa in Europa è nel momento di più fragilità dalla fine della Guerra Fredda” ricorda il Consiglio d'Europa, che nel report annuale- due mesi fa- concentrava in quattro Stati attenzione particolare: Turchia, Ungheria, Russia ed anche Italia, dove i cronisti sono solo lo 0,1 per cento degli occupati. A San Marino, in questi giorni, l'avvio di un nuovo percorso di revisione della legge sulla stampa e l'editoria.

Come sottolinea nella sua intervista il Segretario all'Informazione Marco Podeschi

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