Libia: 10 città rompono con Tripoli, sì a Sarraj

Un passo avanti nello schacchiere libico. Si è insediato Fayez Al Sarraj, capo del governo di unità nazionale designato dall'Onu. Il premier Khalifa Ghwell, ostile al governo ha invece lasciato Tripoli, riferiscono diverse fonti, e – si legge sul sito di Libya Herald – “è tornato nella sua città natale a Misurata“. La partenza di Ghwell segna di fatto la fine dell'esecutivo che fino all'ultimo ha tentato di ostacolare l'arrivo a Tripoli di Sarraj. La Libia si aiuta con la cooperazione, non andando a bombardare "come vorrebbe qualcuno". Da Washington il premier Matteo Renzi ribadisce la strada della prudenza su un'eventuale intervento militare in Libia. Leadership dell'Italia nel dossier Libia: "significa che siamo pronti a dare una mano dal punto di vista degli aiuti sociali, delle forze di polizia, della cooperazione internazionale, non che ci alziamo la mattina e andiamo a bombardare qualcuno". Avrebbero lasciato Tripoli anche diversi ministri e il presidente del parlamento vicino ai miliziani filo-islamici di Alba Libica. Nel frattempo, il premier Sarraj rimane nella sede in cui si è provvisoriamente sistemato, nella base navale di Abu Sitta, non lontano dal principale porto di Tripoli, e lavora a consolidare la sua posizione. Tra gli incontri nelle ultime ore, i sindaci delle principali municipalità della città, i responsabili delle installazioni petrolifere nella zona, e il governatore della Banca centrale libica,

VA

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