La Centrale Sindacale Unitaria raccoglie l'appello dell’Autorità per le Pari Opportunità per modificare la normativa riguardante la prevenzione e il supporto alle donne vittime di violenza e molestie, a seguito dell’aumento dei casi in ambito familiare e lavorativo.
Per sensibilizzare sul tema, la CSU ha lanciato un'inchiesta anonima online per raccogliere dati utili a combattere la violenza e le discriminazioni sul lavoro. Il questionario è disponibile sui siti www.csdl.sm e www.cdls.sm e coinvolge sia lavoratori che non, con l'obiettivo di orientare le future azioni di sensibilizzazione e supporto. Questionario anonimo, per incentivare le segnalazioni di abusi e discriminazioni
I sindacati condividono le proposte, tra cui l’allontanamento del molestatore dal luogo di lavoro, avanzata anche al tavolo tripartito che ha portato alla firma dell'accordo per l’applicazione della Convenzione ILO n. 190.
Nonostante il parere contrario delle associazioni di categoria e l’assenza di supporto da parte del Governo, la CSU attende il nuovo tavolo tecnico previsto dal "Piano Nazionale Pluriennale" per proseguire su questi temi.
Focus anche sull’importanza di norme più incisive contro le discriminazioni nei confronti delle lavoratrici madri. Recentemente, un’azienda è stata condannata a risarcire una lavoratrice, sostenuta dalla CSU, per aver mancato di prorogare il suo contratto a tempo determinato in ragione della sua gravidanza
Sullo stesso tema, Usl, alla vigilia della festa dell'8 marzo, parla di "donne che restano ancora purtroppo e troppo spesso l’anello debole del mondo del lavoro. Non smettiamo infatti di denunciare il gender gap, ovvero il fatto che a dispetto dei Contratti Erga Omnes, sono tantissime le donne che, con diverse scuse e modalità, vengono pagate meno degli uomini. Questa discriminazione economica pesa su tutte le donne ma soprattutto pesa sulle mamme single e sul loro futuro".