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“Mafia, che fare?”, l’incontro di Ag con Benny Calasanzio

13 giu 2010
San Marino - “Mafia, che fare?”, l’incontro di Ag con Benny CalasanzioMafia che fare incontro di AG con Benny Calasanzio
Mafia che fare incontro di AG con Benny Calasanzio
“Quando ti eliminano un familiare non riesci a piangere; ti rimane dentro solo tanta rabbia”. Una frase – quella di Benny Calasanzio – che ha colpito tutti gli intervenuti alla serata organizzata da Alternativa Giovanile. “Mafia, che fare?”: questo il titolo dell’incontro. Il giovane free-lance siciliano – impegnato politicamente nell’Italia dei Valori – ha parlato della sua esperienza personale. Nel ’92 i killer di Cosa Nostra gli uccisero prima lo zio - che per uno strano gioco del destino si chiamava Paolo Borsellino - poi il nonno. Erano imprenditori edili, in un piccolo paesino del palermitano. La Mafia aveva ordinato di vendere l’azienda, loro avevano detto no; no anche alle richieste di pizzo e alle offerte di protezione. Un comportamento eroico, ma suicida in quelle zone. La sentenza di morte è arrivata puntuale. Il nonno è stato ucciso addirittura in pieno centro, alla domenica pomeriggio. Nessuna, tra le persone che affollavano la piazza, ha testimoniato. “Sto girando l’Italia – ha detto Benny Calasanzio – per restituire ciò che è stato tolto alla mia famiglia”.

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