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Manifestazione al Parco Ausa: circa 350 partecipanti secondo l'organizzazione

E' stata organizzata da "Salute attiva" e "San Marino Libera": slogan contro le restrizioni e la linea sanitaria di contenimento del Covid

18 apr 2021
Nel video l'intervista a Carlo Boffa, Presidente dell'Associazione Salute Attiva
Nel video l'intervista a Carlo Boffa, Presidente dell'Associazione Salute Attiva

Nel pomeriggio al Parco Ausa di Dogana la manifestazione intitolata “Emergenza: tra salute e libertà”. Almeno 350 i partecipanti, secondo Carlo Boffa, Presidente dell'Associazione Salute Attiva che ha organizzato l'iniziativa insieme al Gruppo “San Marino Libera”. Sui cartelli dei manifestanti slogan contro le politiche sanitarie e di restrizione adottate a San Marino per il contenimento della pandemia. Tra gli ospiti intervenuti sul palco allestito dagli organizzatori anche Andrea Stramezzi, medico fautore delle terapie domiciliari precoci per i malati di Covid, in alternativa alla cosiddetta “vigile attesa”. Si sono rivolti dal palco ai manifestanti anche la sociologa Patrizia Sabatini, il filosofo Loris Falconi, l'insegnante Jenny Gaia Ficcadenti, Alessandro Fusillo del Movimento Libertario e il dottor Massimo Muccioli.




La manifestazione è stata pacifica e la stragrande maggioranza dei partecipanti ha rispettato le regole di distanziamento e l'obbligo di mascherina, sia pure con qualche eccezione. “E' oltre un anno – dichiara Carlo Boffa, Presidente di “Salute Attiva” - che viviamo le restrizioni più disparate, talvolta anche inutili o ininfluenti, dal nostro punto di vista, e questa è gente che ha deciso di informarsi autonomamente, senza seguire il 'mainstream'”. Cosa ne pensa della partecipazione? “E' buona – prosegue Boffa – e sono contento. Il nostro intento non è solo manifestare, ma anche informare e per questa ragione abbiamo portato una serie di relatori, ciascuno con il loro contributo nella loro specificità”.

Abbiamo notato diverse persone che non indossano la mascherina o non la indossano correttamente. “Noi vogliamo mantenere il rispetto delle norme – precisa Boffa -. Chi adotta comportamenti che non sono in linea, probabilmente lo fa per un suo motivo di protesta, ma non voglio entrare nel merito come non entro nel merito di questioni scientifiche. Ad ogni modo a livello giornalistico è uscito recentemente uno studio dal quale emerge che solo un contagio su mille avviene all'aperto. E comunque le persone sono distanziate e non assembrate”.

Nel video l'intervista a Carlo Boffa, Presidente dell'Associazione Salute Attiva





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