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Marò, l'ambasciatore Mancini: “speriamo giudizio rapido ed equo”

30 mar 2013
Marò, l'ambasciatore Mancini: “speriamo giudizio rapido ed equo”
Marò, l'ambasciatore Mancini: “speriamo giudizio rapido ed equo”
"Ci stiamo battendo" affinché sul caso dei marò la Corte speciale indiana possa andare presto al dunque: "Crediamo sia interesse di tutte le componenti del governo indiano di fare in modo che questo accada, per un giudizio non soltanto equo, come riteniamo che sarà, ma anche rapido". Lo ha detto l'ambasciatore italiano in India, Daniele Mancini. "Questo è un momento importante - ha aggiunto - perché dopo le vicissitudini che tutti conosciamo sono finalmente ripresi con discrezione i contatti politici tra i due Paesi".
L'India potrebbe decidere già la prossima settimana di affidare le indagini sul caso dei marò alla Agenzia di Investigazione Nazionale (Nia). Lo riferisce oggi la televisione Cnn IBN. Il governo indiano, inoltre, ha intenzione di presentare un ricorso alla Corte Suprema in cui chiede di chiarire la questione della giurisdizione da applicare all'incidente. La decisione di affidare l'inchiesta alla Nia è "per assicurare che i due militari siano giudicati in base alle leggi indiane" senza il ricorso a trattati internazionali come invece chiede l'Italia. Come noto le indagini sull'uccisione dei due pescatori il 15 febbraio 2012 erano state condotte dalla polizia del Kerala che aveva raccolto gli indizi e presentato un voluminoso fascicolo con i capi di imputazione al tribunale di Kollam. "Ora il governo centrale vuole un controllo diretto" e anche "imparziale" precisa l'emittente che cita fonti governative.

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