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Matrimoni: troppo spesso alla fine delle unioni coincidono episodi di violenza tra ex-coniugi

10 ago 2010
In Italia scoppia una coppia su quattro. Nel 2008 le separazioni sono state 84 mila e i divorzi oltre 54 mila. Un incremento rispettivamente del 3,4% e del 7,3% rispetto all’anno precedente. E se ci si guarda indietro, si scopre che divorzi e separazioni da 13 anni a questa parte sono più che raddoppiati. Rispetto al 1995 gli uni addirittura del 101 per cento e le altre del 61 per cento. A questa crisi della coppia sposata ultimamente ha fatto seguito una escalation di violenza familiare, con omicidi e suicidi dovuti proprio a separazioni e divorzi. I casi di Genova e Firenze sono solo gli ultimi di una lunga scia di sangue che continua da mesi. Per l’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani è arrivato il momento di garantire alle coppie che si lasciano, un sostegno psicologico necessario per elaborare il “lutto” conseguente alla fine del matrimonio. In altre parole vanno introdotte nel processo figure professionali quali mediatori familiari e psicologi, così come avviene in altri ambiti, in grado di prevenire ricadute psicologiche che possono portare i soggetti più deboli a gesti estremi. La fascia d’età più a rischio è considerata quella tra i 42 e i 50 anni.

Silvia Pelliccioni

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