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Medicina di base: "tutto in regola per le badanti"

12 feb 2007
I Popolari hanno raccolto le voci che stanno girando per chiedere, in un’interpellanza presentata al congresso di Stato, quanto costano alla sanità pubblica le prestazioni medico sanitarie e farmaceutiche non urgenti a cittadini forensi, soprattutto badanti, e per sapere se il governo intende ristabilire criteri di equità affinché a pari diritti corrispondano eguali doveri.
La direzione della medicina di base, su richiesta della direzione generale, aveva già eseguito controlli tempo fa, per verificare che non vi fosse una richiesta effettivamente anomala.
“Dai dati visionati – ci ha detto Sanzio Castelli, nuovo dirigente della medicina di base dallo scorso primo febbraio – non sono emerse anomalie. E come medico di base posso dire di non aver mai avuto la sensazione che si comportassero meno che regolarmente. Tra l’altro – ha aggiunto – penso che la badante, pur avendo diritto alle prestazioni dell’Iss quando è regolarmente assunta e quindi quando paga anche le tasse, continui comunque a mantenere un rapporto di fiducia col medico del suo Paese d’origine, e quando torna a casa per due o tre mesi esegua là i check up completi di cui ha bisogno. Questa almeno – conclude – è la sensazione che ho sempre avuto”.
I controlli comunque, anche e soprattutto dopo l’interpellanza dei Popolari, partiranno inevitabilmente, anche perché la segreteria alla Sanità dovrà fornire risposte in Consiglio.

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