Sarà proiettato lunedì 24 alle 15 al Meeting di Rimini il documentario sulla vita di Karol Jòzef Wojtyla. Superflue altre voci al di fuori di quella del Papa, ad accompagnare le diverse tappe del suo pontificato solo le musiche. L’orchestra e il coro dell’Accademia di Santa Cecilia si uniscono alla voce del tenore Andrea Bocelli e conferiscono alle scene un aspetto toccante. Particolarmente commovente il ricordo del rapporto del Pontefice con i bambini dove le immagini sono accompagnate alla canzone “Mille cherubini in coro”. A leggere alcuni scritti di Giovanni Paolo II, però, interviene l’esperienza dell’attore Giancarlo Giannini, come nella “Lettera alle donne”. Il documentario copre l’arco di tutto il suo papato: i viaggi, i bagni di folla, l’impegno politico, i giovani, l’attentato subito e il perdono dell’aggressore, i contatti con i leader politici, da Nelson Mandela a Fidel Castro, tutti elementi uniti da un comune trait d’union, la fede. Una fede che lo sostenne nelle perdite familiari, che gli fece affrontare la guerra, gli studi, la malattia che lo portò al pontificato e alla canonizzazione. Tutta la sua vita, e la sua gioventù vede il ritorno al giorno del suo funerale, dove tutto sembrava finito ma, come per tutti i cristiani, in realtà è appena cominciato.
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