Al Meeting il dibattito sulle città che non possono morire, oggi a rischio attentati

L'inviato speciale del Segretario Generale Onu per la Siria, Staffan De Mistura, spera che la tregua ad Aleppo sia accettata da governo e opposizione.

Era un grido, "Le città non possono morire", lanciato dal sindaco di Firenze Giorgio La Pira che temeva il rischio bomba atomica, lui che considerava le città la casa comune, ha ricordato Andrea Simoncini, docente di diritto costituzionale all'Università di Firenze. Oggi vi sono altri nemici, non meno mortali. L'auditorium ha tributato un doveroso omaggio al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, in collegamento via Skype perché rimasta a presidiare la sua isola, simbolo dello sforzo e dell'impegno nell'emergenza immigrazione. E Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo, in Tunisia, colpito dai terroristi, ha parlato di un altro tipo di bomba contro le città, la bomba dell'ignoranza.
E sulla tregua in Siria, ad Aleppo, è intervenuto anche l'inviato speciale Onu, Staffan De Mistura, per riferire che "La Russia ha detto sì, ora parlino governo e opposizione - ha detto - le tregue si decidono in due".

dal Meeting - Francesca Biliotti

Nel video l'intervento di Moncef Ben Moussa direttore Museo del Bardo

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