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Al Meeting intervengono il Ministro Sacconi ed il Governatore Draghi

26 ago 2009
meeting 2
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Testamento biologico, contrattazione, autunno caldo. Il Ministro del Welfare tiene banco nei padiglioni della fiera nell’incontro su “Dalla dottrina sociale all’impegno politico”. A margine parla del prossimo autunno. Lo definisce “autunno freddo” perché pur avvicinandosi il tempo dell’uscita dalla crisi, le imprese soffriranno dell’allungamento della crisi stessa e quindi dei problemi di liquidità. A rischio, per Sacconi, potrebbero esserci nuovi posti di lavoro. Ma il suo impegno, di fronte alla vasta platea di Comunione e Liberazione, è mettere in agenda in autunno il tema della vita. Perché come sostiene l’enciclica “Caritas in Veritate”, non ci può essere sviluppo sostenibile per una società che perde il senso della vita, “come si può uscire dalla crisi e ripartire, è questa la preoccupazione di Sacconi non solo come uomo di Governo, per una società che vive da 40 anni un processo di annichilimento?”. Anticipa poi una posizione destinata a sollevare reazioni: il Parlamento è sovrano, ma si potrebbe intanto approvare, all’interno della più complessa vicenda del testamento biologico, la leggina che il Consiglio dei Ministri varò sulla vicenda Englaro e che riconosce il diritto inalienabile all’alimentazione e all’idratazione, soprattutto per le persone non autosufficienti. Il deputato PD Enrico Letta cita l’enciclica papale e come ponga la sussidiarietà quale questione chiave delle soluzioni legate alle sfide dalla globalizzazione. “Siamo il paese con le più basse tasse sulle rendite finanziarie e le più alte sul lavoro”. E ancora “ lavoro non significa solo occupazione, ma soprattutto formazione: abbiamo un tasso di disuguaglianza che ci pone al terzo posto dietro solo Gran Bretagna e Stati Uniti. Che significa che accedono all’università solo i figli di laureati. Le opportunità dunque legate alla scala sociale e a quell’ascensore sociale che se è stato messo in funzione negli Usa e Inghilterra, non è così per l’Italia. Poi l’attesa per l’arrivo di Mario Draghi, Governatore di Bankitalia. Un arrivo blindatissimo il suo. Non ha concesso dichiarazioni a nessuno, è solo intervenuto aprendo i lavori dell’incontro dal titolo “Una strada per l’Italia”. Il Governatore sostiene che “stiamo uscendo dalla crisi, tant’è vero che per il prossimo anno si prevede una leggera ripresa, ma il lascito della recessione è pesante. Non sarà possibile, una volta passata la tempesta, tornare alla normalità”. Traccia poi i problemi strutturali dell’economia italiana, formazione del capitale umano, efficienza della Pubblica Amministrazione, infrastrutture. “Nell’azione di ricostruzione non partiamo da zero, ha concluso Draghi. Disponiamo di una risorsa che è la disponibilità di lavoro straniero e del processo di ammodernamento che molte imprese sono state capaci di avviare”.

Giovanna Bartolucci

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