Migranti, Minniti: "Inizio a vedere la luce alla fine del tunnel"

Sicurezza: un andamento chiarissimo. Così lo definisce il ministro dell'Interno Minniti, partendo dagli indicatori numerici: delitti diminuiti del 12%; gli omicidi del 15%, quelli riconducibili criminalità organizzata del 41%.
Poi il quadro della minaccia legata al terrorismo – che – dice “rimane alta ma non imminente” - partendo dalle espulsioni: 67 rimpatri nei primi 7 mesi del 2017, da gennaio 2015 sono state 199 ricordando come proprio le espulsioni rappresentino uno strumento prezioso di prevenzione che – dice – altri paesi non hanno”. Cita l'attività, in particolare del Comitato antiterrorismo che "tiene insieme le forze di polizia e dell'intelligence", quale unico caso in Europa. Essenziale, ancora, lo scambio di informazioni in tempo reale, così come l'integrazione del sistema di sicurezza nazionale con le forze armate.
Calano gli omicidi contro le donne di oltre il 23%, ma non basta; “Nulla di più terribile e inaccettabile della violenza di genere – commenta e dice - sarò soddisfatto solo quando avremo cancellato questo tipo di reato".
Altre emergenze nazionali: spicca quella degli incendi, in un 2017 che ha visto il 79% dei casi in più con una media di oltre 1000 interventi al giorno, promettendo di rafforzare l'iniziativa di prevenzione verso l'attività dolosa.
Poi i flussi migratori: “Per la prima volta – dice – inizio a vedere la luce alla fine del tunnel, nell'auspicio che si possa affrontare il fenomeno con l'impegno, il coordinamento, la passione civile di un grande paese”.

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy