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Migrazione dei rifiuti: stop ai "furbetti del cestino"

Parte il servizio di vigilanza ambientale del Comune di San Leo per fermare la migrazione di rifiuti: diversi provenienti anche da San Marino. Il Sindaco Leonardo Bindi: "Non un'azione punitiva ma di prevenzione"

di Giacomo Barducci
8 lug 2019
Bidoni a San LeoBidoni a San Leo
Bidoni a San Leo

È partito da pochi giorni il progetto di vigilanza ambientale del Comune di San Leo e della Montefeltro Servizi per bloccare un fenomeno in rapida diffusione, quello della migrazione dei rifiuti. Un'attività in linea con la legge regionale dell'Emilia Romagna. Sono già quattro gli operatori formati della Montefeltro Servizi che si occuperanno della vigilanza ambientale. Un'iniziativa resa necessaria dall'aumento di cittadini provenienti da San Marino e comuni limitrofi a San Leo, come Villa Verucchio, con un sistema di raccolta differente che scaricano i propri rifiuti nelle isole ecologiche del Montefeltro.

“Abbiamo già materiale per redarre cinque verbali di contravvenzione” aggiunge Marco Pazzini, direttore della Montefeltro Servizi. Nelle aree più critiche verranno installate videocamere o fototrappole. "Non vuole essere un'azione punitiva" evidenzia il Sindaco di San Leo Leonardo Bindi ma di prevenzione e sicurezza: molti rifiuti infatti, fa notare il primo cittadino, sono pericolosi.

Anche a San Marino sono stati segnalati casi di migrazione dei rifiuti, soprattutto nelle aree di confine e dove non è ancora partito il sistema di raccolta porta a porta. L'Azienda Autonoma di Stato fa sapere che presto il servizio sarà attivo su tutto il territorio: entro fine anno nei castelli di Borgo Maggiore e Domagnano ed entro l'estate 2020 a Serravalle e Dogana. Questo con un importante finalità: aumentare la differenziata fino al 70% come previsto dall'accordo con la Regione Emilia Romagna. 

Nel servizio l'intervista a Marco Pazzini (direttore Montefeltro Servizi) 


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