Minacciati di morte dalle mafie: ecco come vivono i giornalisti sotto scorta

Vivono una vita difficile, sotto scorta: sono i giornalisti minacciati di morte dai clan mafiosi per le loro inchieste. Ecco alcune storie.

Le mafie li hanno condannati a morte. Paolo Borrometi, già pestato, ha una menomazione permanente alla spalla, Federica Angeli nel raccontare dei clan che infestano la sua Ostia ha visto minacciare i suoi stessi figli, ma pur vivendo una vita difficile continuano nel proprio lavoro. La Angeli ha poi visto finalmente entrare in tribunale i personaggi di cui ha sempre parlato.
Borrometi scrive di agromafie, seconde per fatturato solo al traffico di droga, ha fatto chiudere per mafia aziende che producevano l'oro rosso, il pomodoro pachino, riconducibili al capo mafia cittadino che, si è poi saputo, stava progettando un attentato con autobomba contro di lui.

Francesca Biliotti

Nel video le interviste ai giornalisti Federica Angeli (La Repubblica) e Paolo Borrometi (Articolo 21)

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