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Un monito dal Consiglio d’Europa: ancora poche donne in politica e nei ruoli decisionali

7 mar 2010
Un deficit democratico: quote rosa troppo basse in tutta l’Unione. Scarsa partecipazione alla vita pubblica e alla politica per le donne: nessuno dei 47 stati membri dell’UE supera il 40% di presenza femminile nei ruoli decisionali, dalla politica alla magistratura. Si salva il nord. Fanalino di coda, invece, l’Italia e proprio nella partecipazione della donna al sistema giudiziario: contro una media europea del 25%, lo stivale vede solo il 4,8% di toghe al femminile. Peggio vanno solo Portogallo e Armenia. E’ il Consiglio d’Europa a lanciare, alla vigilia della festa della donna, il monito e a fornire i dati. Donne in Parlamento, sono solo il 23,7%, in media. Italia addirittura ferma al 21% alla Camera, 18% al senato. Virtuoso, ancora, il nord: solo Finlandia, Svezia e Olanda superano la soglia del 40% di donne al potere legislativo. In tutta Europa, solo 4 paesi sono governati da donne, ma basso anche il numero di ministre: sono poco più meno di una su di una su 4, il 24%.
Ombre anche a San Marino: su 10 segretari di stato solo due sono donne, anche se alla guida di esteri ed interni. E non va meglio se si guarda alla presenza femminile in Consiglio Grande e Generale: le parlamentari occupano solo il 15% degli scranni.

Annamaria Sirotti

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