
Nasce a Montegiardino il Comitato “Scuole vive nei Castelli”, realtà che si definisce apartitica, animata – chiarisce – da un solo obiettivo: “salvaguardare il futuro della nostra comunità”.
Il Comitato avverte che “chiudere una scuola non significa risparmiare risorse”, ma “rinunciare a una visione, a un progetto di territorio, a una comunità che vuole rimanere viva”. Secondo il Comitato, “la scuola è il cuore pulsante di una comunità”.
“Non possiamo accettare che per ‘fare cassa’ si colpisca il punto più vitale della nostra società: l’istruzione” – dichiara ancora il Comitato – “e ancor meno che a pagare il prezzo dell’incapacità amministrativa siano le famiglie che hanno scelto consapevolmente di vivere nei Castelli più piccoli”, contribuendo a mantenerne “identità, presenza e valore”. Il Comitato si rivolge infine alle istituzioni, chiedendo che “rivedano immediatamente le decisioni prese e ascoltino le voci dei territori”, e lancia un appello affinché “San Marino non dimentichi il suo essere Antica Terra della Libertà”.
“Chiude la scuola, muore il Paese”, afferma il Comitato, che conclude: “Noi non resteremo in silenzio”.