Morti e feriti in Iran nel 31esimo anniversario della rivoluzione khomeinista

Giovane e donna, come Neda. Se la notizia riferita dal tam tam su Twitter venisse confermata, Leila Zarei, 27 anni, diventerebbe un’altra vittima simbolo delle proteste anti-regime di Teheran. Secondo i social network avrebbe perso la vita negli scontri avvenuti oggi, nel 31esimo anniversario della rivoluzione khomeinista, insieme ad altri due manifestanti. La notizia non può essere verificata poiché non è permesso ai media stranieri di seguire le manifestazioni di piazza, nemmeno nei cortei ufficiali, ma è stata anche rilanciata da un sito dell’opposizione, che ha informato di scontri cruenti fra dimostranti e miliziani basiji nel centro di Shiraz, nell’Iran sud orientale e a Mashad, nell’est e di decine di arresti. Il regime ha mostrato i muscoli portando in piazza centinaia di migliaia di persone, in termini di apparati di sicurezza e di mobilitazione: per questo forse, ma è ancora presto per dirlo, il bilancio appare meno sanguinoso di quello del 27 dicembre. Un video pubblicato da YouTube mostra i dimostranti dell’opposizione che lanciano sassi contro le forze dell’ordine di fronte al carcere di Evin a Teheran; nel penitenziario sono imprigionati la gran parte dei detenuti politici. Nel suo discorso tenuto sulla grande piazza Azadi, il presidente Ahmadinejad ha lanciato una nuova sfida all’occidente, affermando che l’Iran ha completato la produzione del primo pacchetto di uranio arricchito al 20%.

Sara Bucci

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