È morto il magistrato dirigente Lanfranco Ferroni

Era arrivato presto al lavoro, questa mattina, ed è stato trovato morto nel suo ufficio, poco dopo, proprio da un dipendente del Tribunale. Sul posto Polizia Civile e Gendarmeria, ma l'ipotesi più accreditata, al momento, è che sia stato colto da malore.

È un cordoglio unanime espresso ai più alti livelli, dall'ambito istituzionale a quello universitario. Commozione e ricordo per lo spessore umano – nella sua disponibilità, nella devozione e l'attaccamento al lavoro – forse ancor prima rispetto ai riconoscimenti professionali, di accademico e giurista. Lanfranco Ferroni, 68 anni, era Magistrato Dirigente del Tribunale Unico della Repubblica, dallo scorso marzo, dopo che per anni era stato Giudice delle Appellazioni Civili. Innumerevoli gli incarichi ricoperti, dall'Italia al Titano. Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Privato all'Università di Urbino. Per anni, Direttore dell'Istituto Giuridico Sammarinese, nonché Prorettore dell'Ateneo.

In prima linea le istituzioni, con il Congresso di Stato che ne ricorda il servizio reso alla Repubblica, "con capacità e dedizione", esprimendo vicinanza alla famiglia, alla Magistrature, all'Università. Nota ufficiale dalla Segreteria per la Giustizia che di Ferroni ricorda “l’alto profilo, professionale e umano, e il costante attaccamento alla Repubblica”. "Come ogni giorno – prosegue la nota della Giustizia - il Professor Ferroni si era recato in Tribunale molto presto, per affrontare con passione e indomita energia l’intensa attività di un Tribunale in piena funzione, animato altresì da altrettanti progetti e impegni futuri”.
Dedizione al lavoro, presente in ufficio da prima ancora dell'apertura al pubblico fino a sera, lo ricorda così anche il suo tribunale, nella nota a firma di tutti i magistrati, richiamandone “l'equilibrio, il senso di giustizia, l'originalità nello scrivere e la scienza”. Un ricordo a tutto tondo, dalla passione del docente “all'entusiasmo e la simpatia nel partecipare i problemi di ogni collega, con il sorriso”.
Ne ricorda la “levatura morale” la Camera Penale di San Marino; lo ricordano gli Avvocati e Notai; lo ricorda la maggioranza, “nell'integrità e professionalità”; lo ricorda l'ABS per “lo spessore umano e l'attaccamento alla Repubblica e alle suo istituzioni”. Profondo il cordoglio dell'Università di San Marino.

AS

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