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Muore soffocato da un boccone di pizza. L'esperto spiega cosa fare in caso di soffocamento

Si trovava all'interno di un panificio, in pieno centro storico a Jesi, quando mangiando un boccone di pizza è soffocato ed ha perso la vita. Per l'uomo, di 70 anni circa, non c'è stato niente da fare.

18 set 2021

Benedetta de Mattei ha intervistato Danilo De Mattia - Formatore nazionale PRIMO SOCCORSO BLSD/PBLSD e Responsabile agenzia didattica RECIPIO FORMAZIONE - per capire cos’è l’ostruzione delle vie aeree, chi ne viene colpito e come comportarsi davanti a un caso di soffocamento.

Quante persone vengono colpite in Italia da ostruzione delle vie aeree? Sono più adulti o bambini?

Porto l’attenzione su un unico dato molto significativo: fino a circa 10 anni fa, morivano in Italia circa 50 bambini l’anno, più o meno uno a settimana. Non c’era ancora la cultura della formazione al primo soccorso e vi era poca attenzione alla prevenzione del soffocamento.
Grazie alla formazione capillare sul territorio da parte di centri di formazione come quello che dirigo, il numero dei morti è decisamente diminuito. Basti leggere siti web di informazione per trovare quasi quotidianamente notizia di qualche vita salvata, soprattutto di bambini. Questo rappresenta un grande risultato, ma non basta: dobbiamo puntare allo ZERO VITTIME.


Certamente anche gli adulti possono rischiare di soffocare per un pezzo di cibo: accade soprattutto agli anziani, alle persone che hanno patologie neurologiche che alterano la masticazione e la deglutizione. Tuttavia, i bambini sono più a rischio, soprattutto nella fascia di età 0-4. In questa fascia di età i fattori predisponenti sono tanti: vie aeree del bambino diverse rispetto a quelle dell’adulto (più alte e più avanzate, oltre ad essere coniche); scoperta del mondo da parte del bambino tramite la bocca (fase orale della crescita); difficoltà a padroneggiare la masticazione; cibo considerato come fonte di gioco; distrazione degli adulti che non sorvegliano durante i pasti… E molte altre.


Quanti vanno incontro a morte per complicanze o perché non sono state eseguite le giuste manovre di disostruzione?

Laddove la persona (bambino o adulto) muore per complicanze, purtroppo entrano in gioco diversi fattori.
Il più importante è la NON CONOSCENZA delle manovre salvavita, ormai a disposizione di tutti, grazie a corsi di formazione a qualsiasi livello.
Un altro fattore è il ritardo nell’applicare le manovre di disostruzione. Queste vanno applicate IMMEDIATAMENTE. Se si aspetta del tempo, non entrando nuovo ossigeno nei polmoni, si instaura la cosiddetta ANOSSIA CEREBRALE, in sintesi la mancanza di ossigeno al cervello e la prima conseguenza è la perdita di conoscenza e poi l’arresto cardiaco.
A questo punto occorrerebbe una corretta rianimazione cardiopolmonare di base, in attesa che arrivino i soccorsi 118 che VANNO TEMPESTIVAMENTE ALLERTATI.


Cos’è esattamente l’ostruzione delle vie aeree? Può essere parziale o completa.

L’ostruzione delle vie aeree è una chiusura meccanica della trachea, il canale che porta aria, entrata da naso e bocca, verso i polmoni e gli alveoli polmonari, strutture dove il nuovo ossigeno passa nel sangue per essere trasportato dappertutto nel corpo, soprattutto al cervello, che ha bisogno di questo ossigeno per rimanere vitale.

L’ostruzione può essere provocata da cibo o da oggetti (soprattutto nei bambini). Ad ogni modo sempre oggetti solidi estranei. I liquidi come il rigurgito di latte non ostruiscono.

L’ostruzione può essere PARZIALE se la persona TOSSISCE, PARLA, PIANGE: questo è indice che l’aria sta in qualche modo passando e la tosse è un meccanismo di difesa per impedire che oggetti restino nelle vie aeree.
In caso di ostruzione PARZIALE, NON SI EFFETTUANO MANOVRE. Si incoraggia la persona a tossire e si aspetta la risoluzione della crisi.

L’ostruzione è TOTALE quando l’aria non passa e la persona NON TOSSISCE, NON PARLA, NON PIANGE, DIVENTA CIANOTICA, PORTA LE MANI AL COLLO (segno universale di soffocamento). In questo caso si interviene tempestivamente con le manovre di disostruzione

Cosa fare in caso di ostruzione delle vie aere da corpo estraneo in persona cosciente (nel lattante, bambino e adulto)?

Nel caso di ostruzione TOTALE DA CORPO SOLIDO ESTRANEO (l’unica situazione in cui si applicano le manovre di disostruzione) la manovra da applicare per i bambini al di sopra dell’anno di età (quindi anche negli adulti), è la MANOVRA DI HEIMLICH, con compressioni sotto il muscolo diaframma. Nel caso di lattante (0-1 anno), si alternano 5 pacche tra le scapole a 5 compressioni sullo sterno, facendo attenzione a tenere in sicurezza il lattante ed evitare di colpire la testa con le pacche.

Queste manovre vanno effettuate fino a disostruzione avvenuta o fino a perdita di conoscenza della persona. Sono efficaci nel 98% dei casi.


E se la persona è incosciente?

In caso di perdita di conoscenza, non vengono più effettuate le manovre di disostruzione ma si allertano i soccorsi 112/118 e si comincia tempestivamente la rianimazione cardiopolmonare, perché il problema è diventato più grave: il cervello deve continuare a ricevere sangue ossigenato per evitare danni neurologico. A questo di provvede con compressioni toraciche, che “pompano” manualmente sangue e ventilazioni per introdurre nuova aria. E, se disponibile, è importante applicare un defibrillatore per correggere una corrente maligna che non permette un battito cardiaco valido.

Queste sono “semplici” tecniche che si imparano in corsi di primo soccorso di base BLSD/PBLSD, aperti a tutti, che danno validi strumenti per poter evitare tragedie. Solo questo tipo di corsi fornisce conoscenza completa e porta maggiore protezione nelle comunità. Purtroppo vanno di moda i corsi di sole manovre di disostruzione, che danno solo “informazione”, ma non una vera e propria formazione, come i corsi teorico-pratici BLSD/PBLSD, che durano circa una mezza giornata. E, troppo spesso, le tragedie sono dovute proprio alla mancanza di questa ultima parte.


Benedetta de Mattei


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