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Nasce Daphne: centro di ascolto per le donne maltrattate

28 ott 2005
In un anno, nella sola provincia di Rimini, 196 donne hanno denunciato maltrattamenti. 21 i casi di stupro, 25 donne si sono rivolte al telefono rosa di Ravenna e al centro di ascolto di Cesena. Solo nell’11% dei casi la violenza è ad opera di estranei. L’89% delle volte si consuma all’interno delle mura domestiche. Violenza fisica, sessuale, psicologica ma anche economica. Le domande più frequenti che le donne rivolgono quando si decidono a dire basta sono: se me ne vado da casa rimango senza niente? Mi portano via i bambini? Domande fondamentali anche perché dove c’è una donna che subisce violenza c’è quasi sempre un minore abusato. Per questo nasce Dafne, lo sportello di ascolto contro la violenza alle donne che l’azienda Usl di Rimini ha attivato per dare assistenza legale, psicologica, medico-sanitaria, per creare un luogo dove le donne possono essere ascoltate e soprattutto credute. Si parte, in fase sperimentale, il mercoledì dalle 15 alle 18. La privacy è assoluta: basta chiamare lo 0541-747604 oppure lo 0541- 698722.
I dati presentati, relativi alla violenza domestica, sono agghiaccianti. Almeno 1 donna su 3 è stata picchiata, costretta a rapporti sessuali o ha subito una qualche forma di abuso. Nel mondo il 70% degli omicidi femminili avvengono per mano del partner o dell’ex. Da un campione italiano di donne tra i 14 e i 59 anni risulta che non è stato denunciato il 93% dei tentati stupri e l’82% delle violenze sessuali. Una ricerca Istat, condotta in Emilia Romagna dove la Casa delle donne coordina 15 centri, conferma che per la quasi totalità le donne sono vittime di violenza da parte dei mariti, dei conviventi o degli ex partner. Nel 20% dei casi le violenze sono state esercitate quando le donne hanno deciso di separarsi o di divorziare. In tutti questi episodi la scolarità è medio-alta.

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