
Il 12 maggio le tre Torri si illuminavano di viola per la giornata mondiale della fibromialgia e due settimane dopo nasceva l'associazione “la fibromialgia a San Marino”, realtà legalmente riconosciuta che collabora con l'associazione italiana e che intende battersi per il riconoscimento dei diritti e della dignità di chi ne è colpito. “È stata posta una pietra miliare importantissima l'anno scorso dal Segretario Mularoni con il riconoscimento di questa malattia” - afferma il vicepresidente Andrea Pozzati. “La legge ha bisogno di essere completata, di essere integrata con tutte le sue parti mancanti”. Sono circa 700 i fibromialgici a San Marino, e la loro vita è una battaglia quotidiana: contro il dolore, la stanchezza, la solitudine, la paura di sentirsi un peso, la fatica a trovare lavoro o a mantenerlo. “Il gruppo – chiarisce Pozzati - nasce per dare una giusta rappresentatività legale e istituzionale alla fibromialgia. Questa associazione è la prima che nasce in territorio e diciamo che è quella che si pone come interlocutore alle istituzioni e che collabora con loro, come abbiamo già fatto, per cercare di completare la normativa”. La fibromialgia può insorgere in qualsiasi età. Se il picco di incidenza si registra tra i 30 e i 50 anni, i primi sintomi possono manifestarsi anche a 20, età della presidente dell'Associazione Martina Bianchi. Si lavora, dunque, ad una buona legge da costruire “mattone dopo mattone”, collaborando con le Segreterie competenti, “abbiamo avuto Segretari che ci hanno appoggiato e ci stanno aiutando”, afferma Pozzati, che aggiunge: “I diritti dei malati non hanno bandiere, non hanno colori e non hanno nomi. Si lotta tutti quanti uniti di fronte ai diritti”.