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Nel mirino del Tesoro Usa Skyline Aviation. Ma la società di diritto sammarinese non è operativa da più di un anno

Il Corriere della Sera parla di voli di lusso in Crimea e Ucraina per personalità russe di altissimo livello. Alla compagnia è stata sospesa la licenza ben prima dello scoppio della guerra e delle successive sanzioni, a cui ha aderito anche San Marino

di Monica Fabbri
13 giu 2022
L'aeroporto di Torraccia
L'aeroporto di Torraccia

L'onda lunga delle sanzioni americane, in risposta all'invasione russa, pare toccare anche San Marino. Skyline Aviation, che aveva ricevuto sei anni fa dall’Autorità per l’aviazione civile sammarinese l'autorizzazione al trasporto passeggeri, entra nel mirino del Tesoro americano per i suoi voli in Crimea e Ucraina. A lanciare la notizia il Corriere della Sera. Il patriarca Kirill, la moglie dell’ex primo ministro Medvedev e altri dirigenti russi di altissimo livello avrebbero volato – scrive il quotidiano - con lussuosi jet privati da 7000 euro l'ora. Il ruolo di Skyline Aviation – si legge - sarebbe quello di copertura della grande banca pubblica russa Vtb, da vent’anni feudo incontrastato di un putiniano di ferro, Andrej Kostin. La società di diritto sammarinese che gestiva aeromobili e che li dava in utilizzo a chi ne faceva richiesta, non è però operativa da più di un anno.




La sua licenza – ci spiegano – è stata infatti sospesa ed è in liquidazione volontaria, ancor prima dello scoppio della guerra in Ucraina e delle successive sanzioni. Risulta poi impossibile pensare che questi aerei, per il trasporto fino a 19 passeggeri, abbiano mai fatto tappa sul Titano, considerando le caratteristiche dell'aviosuperficie di Torraccia. Secondo il Corsera, Mosca decise di creare nel 2016 una compagnia aerea privata sul Titano poiché allettata da poche tasse, pratiche rapide e una certa riservatezza, oltre che in ragione di un'amicizia rafforzatasi negli ultimi anni con la visita del ministro degli esteri Lavrov e confermata, durante la pandemia, con l'invio dello Sputnik. L'aggressione all'Ucraina ha però rotto la luna di Miele, continua l'articolo. Del resto va ricordato come San Marino, rinunciando alla sua storica neutralità, abbia appoggiato fin da subito le sanzioni, in linea con le disposizioni europee, finendo per questo nella lista nera di Mosca.





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