SALUTE "PRECARIA"

Nella Giornata Mondiale della Salute il grazie al personale sanitario e la richiesta di stabilizzare subito i precari

La Csu sprona il Governo. Dossier precari sul tavolo della politica.

Nella Giornata Mondiale della Salute la gratitudine va a chi combatte in prima linea contro il virus. Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riconoscenza a medici, infermieri ed operatori, “per un lavoro fatto allo stremo delle forze, per un servizio che alcuni hanno pagato con la vita”, con l'impegno a tradurre il ringraziamento in un sostegno lungimirante e duraturo, mentre sale a 12.681 il numero degli operatori sanitari contagiati e a 94 quello dei medici deceduti.

Anche a San Marino mai tanti grazie. In questa giornata, dal Soroptimist Club, il riconoscimento “a tutti coloro che in questo doloroso momento si prendono cura di noi”. I cittadini si stringono agli angeli in camice bianco,  ancor prima esseri umani che chiedono sicurezze. La Csu ha quindi scritto al Governo per un piano di stabilizzazione straordinaria per i precari della sanità, con contratti a tempo indeterminato per i residenti e plurirennali per gli altri, dato che “sarebbe una rilevante perdita per l’ISS – scrive il sindacato – se questi validi professionisti lasciassero San Marino”. Chiede poi di verificare se anche in altri servizi della Pubblica Amministrazione che stanno operando attivamente per l’emergenza sanitaria, ci sia personale precario a cui riconoscere in maniera concreta la vicinanza e il ringraziamento dello Stato. “Non basta essere grati a parole” – scriveva qualche giorno fa anche Usl, spronando la politica a riconoscere le prestazioni di lavoro straordinario, a rivedere contratti e condizione dei precari, a prevedere riposi compensativi e una banca ore. Il dossier sui cosiddetti “precari della sanità” è sui tavoli della politica da almeno 15 giorni. Il Governo si sta confrontando, e c'è chi spinge per dare in tempi brevi risposta a situazioni bloccate da anni.

Mentre i sindacati pungolano, l'emergenza sanitaria invita a prudenza e lungimiranza: il bisogno di medici ed infermieri è un problema comune e l'Italia, per trovare rinforzi, ha avviato numerosi bandi di assunzione. San Marino, il cui ospedale ha dimostrato al mondo di essere in grado di gestire la pandemia, non può permettersi di perdere i suoi soldati in trincea. Occorrerà quindi aprire il confronto con i sindacati per arrivare ad una legge – sollecitata da più parti – che dia risposte concrete a chi sta lottando con coraggio e dedizione per vincere la guerra. 

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