No al BIT, sì al MITT: la risposta della Segreteria di Stato del Turismo

Accuse false e fuorvianti dall'Usot secondo la Segreteria di Stato per il Turismo, che sottolinea la difficoltà nell'effettuare la gara di appalto per l'allestitore e impegnare la spesa già nel 2017, periodo in cui non vi erano risorse sufficienti da impegnare sul 2018.
È stato valutato allora più opportuno destinare risorse per organizzare la partecipazione di San Marino alla Fiera di Mosca che si terrà dal 13 al 15 di marzo e che avrebbe permesso di sfruttare la compartecipazione sinergica di The Market, che – secondo la Segreteria - permette di abbattere i costi di quasi la metà, grazie alla realizzazione dello stand di San Marino a proprio carico.
Il tema fiere è stato trattato nel cosiddetto “tavolo fiere”, un gruppo di lavoro informale convocato il 12 gennaio scorso dall’ Ufficio del Turismo per confrontarsi con gli operatori più partecipativi alle fiere, a cui era stato invitato anche il coordinatore dell’ USOT, sostengono dalla Segreteria che in quell'occasione "la maggioranza dei partecipanti, pur rammaricandosi della non partecipazione alla BIT ha valutato molto positivamente il ritorno alla fiera di Mosca e ne ha colto il vantaggio in termini di risparmio e di arricchimento".
E sull'accusa di disorganizzazione e confusione dell'Ufficio del Turismo dalla Segreteria si evidenzia la carenza di personale, "ma proprio per queste ragioni – si legge nel comunicato - il Governo ha previsto nel piano delle assunzioni il reclutamento di alcune figure chiave compatibilmente con i vincoli di bilancio".
Dall'Usot lamentavano inoltre la mancanza di programmazione di eventi sia per il 2018 che 2019, ma dalla Segreteria si insiste sul lavoro di definizione di iniziative di livello medio-alto, a partire dal periodo estivo, continuando a sostenere con la formula dei contributi gli eventi proposti
da organizzatori privati che negli ultimi anni hanno mostrato una buona forza attrattiva.
E sul fronte Convenction & Visitors Bureau, quindi l'attività congressuale "si fa presente – continuano - che dal 2010 le associazioni di categoria, USOT in primis, hanno avuto la possibilità di gestire direttamente questo settore trainante per l’industria del turismo e dimostrare che erano in grado di operare meglio della Pubblica Amministrazione".
La segreteria fa notare che oltre a 1 milione e 277 mila euro di contributi erogati dallo Stato dal 2009, lo stesso si è comunque fatto carico di oltre 500 mila euro di debiti, che tutt'ora sta pagando.
"Forse – conclude la Segreteria - il Mistero Glorioso (parola usata dall'Usot) è da ricercare in casa loro".

Silvia Sacchi

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