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Non si placano le tensioni a Torraccia per l'aviosuperficie

6 lug 2007
Gli abitanti di Torraccia sono esasperati. Non intendono arrendersi e infiammano la polemica.
Rivendicano il diritto di vivere tranquilli e in sicurezza e non con la paura che precipiti un aereo sulle loro case. “C’erano già abitazioni nella zona quando è stata realizzata la pista di Torraccia- dicono i residenti- ma la cosa grave è che ne sono state fatte costruire altre anche dopo”.
Con quale criterio? Si chiedono. Per rilasciare un permesso non deve essere previsto un piano per la sicurezza? Di allungamento della pista non ne vogliono proprio sentir parlare e confermano che nessuno di loro ha intenzione di vendere il proprio terreno. Ricordano di avere già in passato presentato istanze d’arengo e raccolto firme per chiedere di spostare in altra zona la struttura. “Il problema vero- insistono- è l’ubicazione sbagliata. Questa pista non dovrebbe trovarsi qui”.
Ma uno spostamento non è ipotizzabile. Lo afferma il Segretario al Territorio. Marino Riccardi ricorda che sono stati fatti investimenti consistenti e che a San Marino è difficile trovare aree disponibili e che rispondano a certi criteri dove potere sviluppare l’attività. “La localizzazione naturale- dichiara- ormai è quella”. Conferma poi che il programma di Governo prevede il potenziamento dell’aviosuperficie.Il che comporta anche l’allungamento della pista. Una scelta dettata dall’opportunità di incrementare il traffico aereo. Ma getta acqua sul fuoco assicurando che qualsiasi scelta verrà presa solo dopo il confronto con i residenti.
Non sono ancora stati fissati i tempi per decidere se e quando parlarne. Occorre infatti aspettare l’esito dello studio Mckinsey che valuterà se quello di Torraccia può essere un punto strategico sul quale investire.

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