Nonostante la repressione continuano le proteste in Siria

Nonostante la repressione continuano le proteste in Siria.
In Siria, dove i civili continuano a fuggire dalle violenze del regime e a protestare in piazza, a quasi 100 giorni dalle prime manifestazioni di dissenso. Truppe dell'esercito siriano e uomini armati fedeli al presidente Bashar al-Assad hanno attaccato la cittadina di Bdama, vicina al confine con la Turchia, incendiando alcune case e arrestando almeno 70 persone. Intanto, ha superato quota 10mila il numero di profughi ospitati nelle tendopoli del governatorato turco di Hatay, la provincia del sud della Turchia dove appunto si trovano i campi d’accoglienza. Il governo britannico oggi ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare immediatamente la Siria, con aerei commerciali provenienti da Damasco. Motivo: l'ambasciata della Gran Bretagna potrebbe non essere in grado di organizzare l'evacuazione dalla capitale, se la situazione dovesse deteriorarsi.

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