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Nuovo rinvio a giudizio per l'ex comandante Biagioli

30 mar 2011
Difficile contare tutte le ricusazioni, secondo i più informati sarebbero in totale 12 e almeno 6 di queste riguarderebbero il Commissario della Legge, Gilberto Felici, incaricato di condurre il procedimento giudiziario. Troppe per un gruppo di cittadini, che ha presentato un esposto alla magistratura sammarinese, troppe anche per il Tribunale, che ha deciso di aprire un nuovo procedimento a carico dell’ex comandante della Gendarmeria, accusandolo di attentato contro i poteri pubblici, previsto e punito dall’art. 346 del codice penale. In sostanza la magistratura sammarinese boccia la condotta processuale del colonnello Biagioli e la ritiene finalizzata ad utilizzare gli strumenti giuridici per dilatare i tempi del giudizio. Questo impedirebbe al giudice titolare del procedimento, di esercitare le funzioni costituzionali che gli competono. La prima udienza del processo risale al 26 settembre 2007. Nei mesi scorsi gli imputati, Marcello e Carlo Biagioli, avevano sostenuto che il loro intento non era quello di sfuggire al processo, ma di evitare un procedimento giudiziario a loro parere già deciso. Al giudice Felici, infatti, contestavano di aver espresso un parere a loro sfavorevole prima di essere incaricato. Un commento che si sarebbe lasciato sfuggire parlando con alcuni colleghi. Ma non è questa l’unica obiezione, considerato che le altre ricusazioni hanno riguardato, nel tempo, il Giudice per i Rimedi Straordinari, Stefano Canestrari, e il professor Luigi Filippo Paolucci, membro del Collegio dei Garanti della Costituzionalità delle Norme.

Sergio Barducci

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