Logo San Marino RTV

OMS: "Non si esce dalla pandemia a colpi di booster”

Monito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sull'utilizzo eccessivo delle dosi booster. A San Marino intanto continuano ad aumentare positivi e ricoveri

di Giacomo Barducci
22 dic 2021

Continua a salire la curva dei contagi a San Marino. Sono 96 le positività riscontrate alla mezzanotte di ieri, a fronte di 46 guarigioni; 829 gli attualmente positivi. Crescono anche i ricoveri in ospedale: 25 i pazienti seguiti nella struttura di cui 7 nel reparto di terapia intensiva la cui saturazione è al 58%. Partite oggi le terze dosi con Sputnik Light: circa 300 le persone a cui è stato somministrato il richiamo, altre 400 sono prenotate per il 20 gennaio. Oltre 9.600 le dosi booster totali somministrate, circa il 32% della popolazione over 12 vaccinabile.

USL intanto interviene sulle aggressioni, verbali e fisiche, al personale sanitario: “Bisogna agire preventivamente su più fronti – sottolinea il sindacato – dal contrasto al fenomeno alla prevenzione, attraverso una chiara organizzazione e formazione”. “Occorre anche diffondere – aggiunge - una cultura di tolleranza zero verso qualsiasi tipo di minaccia o violenza”. In Italia sono 36.293 i positivi individuati nelle ultime 24 ore su 779.303 tamponi, 146 i decessi. Il tasso di positività è al 4,6%; 2 in meno, nel saldo tra entrate e uscite, i pazienti in terapia intensiva, 1.010 in totale. Per domani previste le nuove misure di contenimento al contagio in Italia: si valuterà l'utilizzo della mascherina all'aperto e non è esclusa in alcuni casi l'ipotesi tamponi ai vaccinati.

Il direttore generale dell'Oms Ghebreyesus intanto mette in guardia gli stati sull'illusione che si possa uscire dalla pandemia a colpi di dosi di richiamo: “I booster – sottolinea - non vanno visti come un lasciapassare per i festeggiamenti. È importante ricordare che la stragrande maggioranza dei ricoveri e dei decessi riguarda persone non vaccinate, non persone senza richiamo. Se eccessivi – spiega – c'è il rischio che i richiami possano prolungare la pandemia piuttosto che porvi fine”.





Riproduzione riservata ©