L'Onu chiede il rilascio degli attivisti

L'Onu chiede il rilascio degli attivisti.
Un'inchiesta "rapida, imparziale, credibile e trasparente" e soprattutto il rilascio degli attivisti e delle loro imbarcazioni. Sono le richieste elaborate dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, al termine di una riunione fiume di 12 ore. Quella delle Nazioni Unite è una condanna esplicita dell’attacco israeliano alla flottiglia di pacifisti per Gaza; condanna cui si associa l’Unione Europea e la Nato, riunitasi nel pomeriggio. Il Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica ha espresso profondo rammarico per la perdita di vite umane. Il bilancio delle vittime, per il momento, resta comunque incerto. “Almeno 9 morti”, continuano a riferire fonti di Tel Aviv. 480 – invece - gli attivisti arrestati, altri 48 stanno per essere espulsi. I 6 italiani detenuti stanno bene. Il ministro degli esteri israeliano Lieberman ha intanto definito “ipocrita” la dichiarazione critica del Consiglio di Sicurezza. Di tutt’altro avviso il presidente russo Medvedev, secondo il quale le perdite umane dell’assalto sono “assolutamente ingiustificabili”. Reazioni di sdegno un po’ in tutto il Mondo, anche a San Marino. Dura quella di Sinistra Unita. “Questo gravissimo atto – afferma – rappresenta l’ennesimo atto di violazione del diritto internazionale da parte del governo israeliano, nonché disprezzo per la vita umana e verso qualsiasi iniziativa di pace”. Più morbidi i toni del PSD, che comunque condanna l’attacco israeliano. “Un’azione militare totalmente ingiustificata e sproporzionata – si legge in un comunicato – che pone ulteriormente a rischio l’equilibrio già precario del clima in Medio Oriente”.

Gianmarco Morosini

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