Logo San Marino RTV

Pa e lavori socialmente utili, Merlini e Giardinieri (Csu): "Misura incoerente e inopportuna"

I sindacati chiedono di sospendere la circolare. "Si applichi la legge, riconvertendo chi percepisce ammortizzatori sociali"

di Monica Fabbri
16 giu 2020

“La Pubblica Amministrazione utilizzi le corrette modalità di assunzione di lavoratori iscritti nelle liste di avviamento al lavoro, e non si avvalga gratuitamente dei lavoratori posti in mobilità”. Così la Csu, in un contesto su cui pesano i timori di una disoccupazione crescente. I sindacati chiedono di sospendere la possibilità – comunicata tramite circolare dalla Direzione Generale della Funzione Pubblica ai Dirigenti PA - sul ricorso al “lavoro socialmente utile”, definendola misura incoerente e inopportuna. Chiedono un incontro con il Governo per ridiscuterne modalità e regole. “Il lavoro socialmente utile è un valore per questo paese – spiega Gianluigi Giardinieri della Cdls – ma non deve essere abusato. Deve essere utilizzato per quello che è e non per delle forme di sostituzione di personale che svolge a ruolo o un'attività che non è prettamente socialmente utile”. Da un lato – scrive la Csu - i lavoratori con trattamento retributivo ridotto non volontario, che hanno comunicato la loro disponibilità, possono essere richiamati a prestare servizio in unità organizzative diverse coerenti con il rispettivo profilo di ruolo; dall'altro, invece, a persone che hanno perso il lavoro nel settore privato e che beneficiano della mobilità, viene imposto - pena la decadenza degli ammortizzatori sociali - di svolgere i cosiddetti 'lavori socialmente utili', il più delle volte attività lavorative vere e proprie che dovrebbero essere normalmente svolte da dipendenti pubblici”. Un modo di operare – accusa - poco rispettoso dei diritti e della dignità di chi, suo malgrado, ha già subito la disgrazia di perdere il posto di lavoro. Chiede quindi di applicare la legge, “che prevede – spiega Enzo Merlini della Csdl– che chi percepisce ammortizzatori sociali debba essere riconvertito, quindi fare corsi di riqualificazione per avere maggiori possibilità di essere ricollocato nel mercato del lavoro. Chi è poi disoccupato e non percepisce reddito crediamo possa avere diritto di precedenza rispetto a degli impieghi pubblici veri e propri come sono buona parte di queste attività chiamate socialmente utili”.


Riproduzione riservata ©