MEDIORIENTE

Padre Faltas: "A Gaza non è possibile vivere"

I bimbi palestinesi, operati in Italia, potrebbero avere a breve una seconda accoglienza nell'ospedale di San Marino

A Gaza non è più possibile vivere. Il dolore e la rassegnazione di Padre Faltas  La Pasqua è appena passata, la fine del Ramadan si avvicina, ma le posizioni delle parti no. Il conflitto entra tra qualche giorno nel sesto mese. C'è rassegnazione nelle parole di Padre Ibrahim Faltas, vicario della custodia francescana di Terra Santa a Gerusalemme. Famoso per il suo ruolo di mediatore durante l'assedio israeliano della Basilica della Natività a Betlemme nel 2002, questa volta non vede spiragli.

Sorride solo quando parla dei 170, tra bambini e accompagnatori, arrivati in Italia e e operati al Bambino Gesù di Roma, al Gaslini di Genova al Meyer di Firenze. Anche San Marino è pronto a fare la sua parte: la Segretaria agli Esteri ha avviato i primi contatti per costruire una collaborazione con gli ospedali italiani, per creare sul titano una seconda accoglienza, per bambini che hanno superato la fase critica. Ma le emergenze non hanno confini.

Nel video l'intervista a Padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia francescana di Terra Santa a Gerusalemme 

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