Riparte da dove aveva concluso il suo primo libro, Padre Ibrahim Faltas, da quei 39 giorni di assedio dell'esercito israeliano alla Basilica della Natività a Betlemme, in cui erano asserragliati diversi militanti palestinesi armati. Era il 2002, erano i giorni della cosiddetta seconda intifada. Giorni che, da vice parroco, il frate francescano visse da protagonista: anche grazie alla sua mediazione si riuscì ad evitare un bagno di sangue. Dopo quell'episodio, intorno a Betlemme è stato costruito un muro. Che se da un lato ha permesso di ridurre il numero delle infiltrazioni di attentatori in territorio israeliano, dall'altro ha determinato un impatto umanitario negativo sulla vita dei palestinesi, isolando di fatto la comunità cristiana. Un altro tipo di assedio, dunque, che Padre Ibrahim ha voluto raccontare nel suo nuovo libro. Un decennio in cui l'opera di mediazione dei francescani, quella spinta al dialogo tra israeliani e palestinesi, non è mai venuta a mancare. Un viaggio nella Terra Santa di oggi, raccontato da Faltas attraverso i ricordi, le testimonianze, fotografie e articoli di giornale. Presente alla serata anche l'amico Giuseppe Bonavolontà, giornalista Rai esperto di Medio Oriente che con lui ha condiviso i giorni difficili Betlemme. Durante la serata, è stata richiamata l'attenzione sulla partita della pace che si giocherà a San Marino domenica 23 giugno alle 18,30. In campo una rappresentativa sammarinese di calcio under 12 e una squadra di pari età palestinesi che fanno parte del progetto “Bambini senza confini”, promosso proprio da Padre Ibrahim.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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